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Dente del giudizio: estrazione o cura?

Scritto da Dr Kraus | 03-gen-2022

I denti del giudizio compaiono solitamente tra i 16 ei 25 anni e normalmente non causano dolore o disagio, purché lo spazio necessario per emergere sia sufficiente. 

Tuttavia, in molti casi questo spazio manca. In passato, l’essere umano consumava tendenzialmente cibi più duri e contenenti anche delle impurità molto abrasive, come tracce di sabbia, terra o pezzetti di osso. 

A causa dell’abrasione i denti si rimpicciolivano e quindi lo spazio per l’eruzione dei denti del giudizio era disponibile.  Oggi, con lo standard alimentare attuale, gli alimenti vengono lavati e trattati accuratamente, eliminando quindi queste impurità abrasive. Anche molti cibi duri non fanno più parte della nostra dieta quotidiana. 

Anche le dimensioni della mandibola e della mascella sono cambiate con l'evoluzione e variano da individuo a individuo.

Ecco perché succede, abbastanza di frequente, che non ci sia spazio sufficiente per la normale crescita di un dente del giudizio. Quando questo accade, il dente non spunta , rimanendo “incluso” e quindi coperto dalla gengiva, oppure “semi incluso”, ovvero solo parzialmente visibile.

I denti inclusi o semi inclusi possono, in certe condizioni, dare origine a problemi più o meno gravi.

Vediamo quali sono le condizioni che rendono necessario procedere all'estrazione dei denti del giudizio

Denti del giudizio: estrazione

Ci sono tre tipi di motivazioni per estrarre un dente del giudizio:

1. In presenza di una patologia

Si parla di estrazione terapeutica: si va quindi a trattare un problema già presente o che si é poco prima presentato, come:

  • Infiammazione della gengiva attorno al dente del giudizio: la pericoronite. Questa può essere cronica, senza o con pochi dolori, oppure acuta, causando dolori, gonfiore e ev. difficoltà ad aprire la bocca.

 

  • Ascesso (stadio avanzato della pericoronite, con formazione di pus)

 

  • Cisti follicolare (un tipo di cisti che si può formare attorno alla corona del dente)

 

  • Riassorbimento delle radici o carie del dente vicino
  • Carie al dente del giudizio

 

2. Estrazione preventiva per evitare le patologie sopra indicate. Inoltre in caso di:

 

  • Tasca parodontale profonda del dente vicino. In questi casi la presenza del dente del giudizio crea questa tasca che può compromettere nel corso del tempo anche la sopravvivenza del vicino molare.

 

3. Prima o dopo un trattamento ortodontico (allineamento dei denti con apparecchi fissi e/o mascherine trasparenti, come gli Invisalign®).

 

  • Per fornire lo spazio necessario allo spostamento e allineamento dei denti (PRIMA o DURANTE una terapia ortodontica)

 

  • Per evitare uno spostamento dei denti allineati DOPO la terapia ortodontica (anche se i denti del giudizio in questo sembra che giochino solo un ruolo parziale) l

 

È sempre consigliabile valutare l’estrazione dei denti del giudizio in giovane età, poiché è stato dimostrato che questo intervento è più semplice e comporta un minor rischio di complicanze se eseguita su pazienti giovani  e/o con denti del giudizio non completamente sviluppati.

 

Estrazione del dente del giudizio: quante sessioni occorrono?

Quando è necessario rimuovere tutti e quattro i denti del giudizio, si consiglia normalmente di estrarli a coppie (uno superiore con il suo antagonista inferiore), quindi in due sedute a distanza di pochi mesi. I disturbi post-operatori sono normalmente ben sopportabili e si dispone ancora di una parte non operata con cui mangiare.

A seconda del caso e se richiesto, è anche possibile estrarre tutti i denti del giudizio in una singola seduta.

L’estrazione del dente del giudizio é un piccolo intervento chirurgico che avviene in anestesia locale, quindi senza dolore. La durata dipende dalla posizione e forma del dente, dall’età del paziente. La differenza è anche sostanziale tra dente superiore (mascella) e dente inferiore (mandibola). 

I disturbi dopo l’estrazione possono essere molto vari a seconda del paziente e dal tipo di intervento. I dolori vengono normalmente ben controllati con antidolorifici/antinfiammatori e gli accorgimenti suggeriti dal dentista.

Dopo una settimana circa dall’intervento vengono tolti i punti di sutura e viene controllata la buona guarigione. 

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